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27 aprile 2014

Quelli che combattono sul fronte di ‘chi se lo merita’

Trilogia delle battaglie per i valori assoluti (Cap.II)


Ormai siamo talmente schiavi da non accorgerci che viviamo da tali. E’ abbastanza triste anche il fatto che facciamo di tutto per migliorare la nostra posizione di servitori, ma restando dei servitori, non sappiamo neanche più come si fa ad essere liberi nel paese che sembra una scarpa. Qui urge la necessità dell’esser breve e non spender troppe righe per questo concetto, perché dovrebbe essere una cosa chiara e le cose trasparenti non richiedono mai lunghe spiegazioni. Qui si tratta di togliere o strappare un velo.

Sembra che pochi si siano resi conto che nel duemilaquattordici facciamo politica ancora come in una monarchia dell’Ottocento. Così, per far finta d’essere persone civili, le mascheriamo da grandi conquiste dell’umanità. Da ora in poi smetterò con il  ‘noi’ e userò il ‘loro’, scusate ma non posso proprio far l’umilmente educato per etichetta, perché io e le persone di Fare per fermare il declino non c’entriamo nulla con questo. Con questo modo di agire da sovrani assoluti. Io mi sono indignato quando ho sentito parlare di quote rosa obbligatorie, non certo perché sono sessista è ovvio,ma perché, in primis, il concetto è ovviamente sbagliato visto che qualsiasi persona che riesca ad usare con un minimo di destrezza gli alambicchi della ragione, capisce che è di secondo(secondissimo, trascurabilmente secondissimo) piano il sesso dei nostri rappresentanti politici e questo è l’unico vero atto di umanità contro il sessismo. 

Di fatti il motto di una nuova legge elettorale che volesse estirpare il sessismo dovrebbe essere questo:

‘Al parlamento, se tutti uomini, o tutte donne, o metà e metà, o sessanta e quaranta non conta nulla, l’importante è che, sia gli uomini che le donne di cui è composto, siano persone competenti, fornite di uno spiccato senso civico e il più oneste possibile.’

Deinde  (ed è qui signori il punto più grave, di cui nessuno parla) questo è il modo di far politica che usavano i vecchi monarchi. Quando i moti e le tensioni sociali cominciavano a diventare incontrollabili, i re avevano solo due possibilità: 
1)Perire con il proprio regno
2) concedere ai propri sudditi diritti e privilegi per legge.

Tutte queste proposte che spacciano, o hanno spacciato, per atti di presunta civiltà, per me assomigliano più a concessioni regie.
Ma io sono un uomo libero e non sarò mai un suddito, quindi penso, esattamente come tutti voi, che uno dei pochissimi principi ragionevoli(e tra questi, forse, uno dei più sicuri) da seguire nell’affrontare questi argomenti, sia il merito. E non le concessioni sovrane per correggere un sistema dall’entrata deviata dalle raccomandazioni e altro. La conquista col merito. Conquista solo chi se lo merita.
Sono con e tra quelli che combattono sul fronte di ‘chi se lo merita.’



Francesco Guidorizzi

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